
Pubblicato ore 12:04
- di Serafino Fasulo
LIVORNO – Non inganni la grazia di una figura agile e minuta: entrando nell’atelier di Melania Vaiani tutto emana energia, le lastre da incidere, le opere appese alle pareti e quelle che esondano dalle cartelle, dai cassetti. Blu, rossi, neri, forme dinamiche, esplosive.

I corpi potenti dei cavalli e dei tori sono trattenuti a fatica dalla carta, quasi rivendicano la tridimensionalità che li ha prodotti, ovvero il solco nella lastra dalla quale sono nati prima di essere “impressionati” dal torchio, secondo un procedimento che risale al 1400.
C’è più di un’analogia tra l’alchimia dell’incisione e quella della camera oscura, entrambi i processi creativi necessitano di un negativo e di un positivo, di mascherature e di magia. Melania si muove ora con la forza di chi deve decidere in quale direzione “graffiare” il metallo, ora con la misurata sapienza che si richiede in un laboratorio chimico.
Sono l’energia e il controllo connaturati nella personalità di Melania Vaiani, che non a caso ha un passato da atleta, a trasformare le figure in astrazioni, in puro gesto che sorprendentemente può passare dall’urlo a contemplazioni grevi e cariche di silenzio. Questo atelier-grotta nel cuore del quartiere storico Pontino palesa quanto grazia e forza non siano un ossimoro.
Melania Vaiani, nasce a Livorno nel 1964. Dopo essersi diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze in pittura si specializza in incisione alla Scuola Internazionale d’Arte Il Bisonte. Alterna l’attività creativa a quella di stampatrice e di insegnante. Attualmente insegna tecnica dell’incisione calcografica presso la Fondazione Trossi Uberti di Livorno.
Le immagini sono state scattate da Serafino Fasulo
Serafino Fasulo è produttore, regista di documentari e fotografo. Ha lavorato per la RAI, per Sky e per altre produzioni televisive e cinematografiche. Ha curato numerose rassegne video e cinematografiche, eventi teatrali, mostre di pittura e fotografia.
È stato responsabile della programmazione audiovisiva del Nuovo Teatro delle Commedie e del Teatro Mascagni di Livorno dal 1995 al 2003. Dal 2003 al 2013 è stato gestore e coodirettore artistico del cinema Kino-Dessé e dell’Arena Ardenza di Livorno. Nel 2014-2016 è stato assessore alla cultura del Comune di Livorno.
È stato Presidente Nazionale dell’Unione Italiana Circoli del Cinema (UICC). Dal 2016 al 2020 è stato Art Director della Fondazione Laviosa. Attualmente sta sviluppando progetti fotografici a lungo termine con particolare attenzione ai flussi migratori.
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