Raccolta fondi del Rotary di Livorno per vaccinare contro la poliomielite

Nel mondo la malattia è quasi debellata restano Afghanistan e Pakistan

rotary club raccolta per vaccinare contro la poliomielite
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LIVORNO – Oggi è la giornata modiale della lotta alla Poliomielite una malattia che può provocare gravissimi danni tra cui la paralisi spinale che spesso coinvolge le gambe. Grazie al vaccino e alle campagne di vaccinazione condotte a partire dal settembre 1979, dal Rotary International, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF molto è stato fatto.

In occasione di questa giornata, il Rotary Club Livorno Mascagni fa sapere che ha raccolto fondi, grazie a una partecipata gara di Golf organizzata nel luglio scorso al Cosmopolitan di Tirrenia, che permetteranno la vaccinazione di 2000 bambini stranieri, un piccolo grande contributo da parte della nostra città.

Oggi ricorre anche il 40esimo anniversario dell’inizio ufficiale del progetto globale “PolioPlus” (#endpolionow), fiore all’occhiello del Rotary International, organismo di coordinamento di tutti i Rotary Club nel mondo. Il “PolioPlus” ha un obiettivo molto ambizioso, ma realizzabile: eradicare il flagello della poliomielite attraverso una campagna di vaccinazione di massa. Il progetto nasce spontaneamente alla fine degli anni ‘70 da un’idea innovativa di un rotariano italiano, Sergio Mulitsch di Palmenberg, quando ogni giorno ben 1000 bambini in oltre 120 paesi nel mondo si ammalavano di poliomielite.

In tutti questi anni, sono stati vaccinati oltre due miliardi e mezzo di bambini in 120 stati, con risultati impressionanti: la polio è endemica ormai in solo due stati: Afghanistan e Pakistan con complessivi 78 casi al 18 settembre 2019, dopo i 350.000 casi nel mondo degli anni ’80. In Nigeria, dopo 36 mesi dall’ultimo caso di poliomielite, l’OMS ha iniziato a fare tutte le verifiche di rito per poter dichiarare ufficialmente, nei primi mesi del 2020, la Nigeria e quindi tutta l’Africa “free” da virus della polio. Purtroppo nel Pakistan e Afghanistan, specie nelle aree tribali, le vaccinazioni si sono ridotte per motivi politici e religiosi.

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