
Le Primarie del Pd sono da sempre un argomento che fa parlare di sé, chi ha da ridire sul metodo, chi sul risultato, chi sullo svolgimento e chi ha da ridire su tutto. Una cosa però sento di dirla, ovvero che, a prescindere da tutto, le primarie sono uno strumento democratico di partecipazione, e partito o movimento che sia ad adottare tale metodo dovrebbe essere rispettato. Il risultato lo sappiamo tutti, Renzi ha ottenuto oltre il 70%, Orlando il 20% ed Emiliano l’8%. Dunque, con dispiacere o con gioia, va preso atto che Renzi ha vinto largamente queste primarie, che il suo ruolo esce nettamente rafforzato e che il suo risultato gli permetterà di determinare, nel bene o nel male, l’agenda politica italiana per il prossimo anno.
L’altro dato importante che salta agli occhi da questa tornata elettorale interna al Pd è la minore capacità attrattiva della proposta politica del partito democratico e dei suoi candidati.
Se ad esempio mettiamo a confronto il risultato dell’8 dicembre 2013 con quello di questo 30 Aprile la perdita dei votanti è di quasi un milione di persone. Una domanda da porsi quindi dovrebbe essere, Come mai? Perché questo calo di affluenza nonostante Renzi sia stato presidente del consiglio fino a poco tempo fa? Sarebbe bene che un partito come questo tornasse ad avere la buona abitudine di non limitarsi “a cantar vittoria” ma di capire anche il perché si perdono per strada tanti consensi. Personalmente, dopo aver cercato di fare un’analisi il più corretta possibile mi pongo alcune domande in merito alla “nuova politica” di Renzi che per come stanno adesso le cose potrebbe essere anche il candidato premier alle prossime elezioni:
Ci sarà una diversa attenzione verso i giovani ai quali quasi sempre viene chiesto di lavorare con contratti ridicoli o addirittura gratis? Sarà modificata la Buona Scuola, la quale prevede che chi ha più soldi da spendere per fare corsi di formazione a pagamento, che durano anche solo poche ore, ottiene più punti nelle graduatorie a discapito magari di chi più meritevole ma meno abbiente? Sarà modificata l’alternanza scuola lavoro che così com’è presenta un’infinità di lacune ed improvvisazioni che non portano a nulla? Sarà modificato il Job-Act? Insomma, saranno riviste certe politiche?
A cura della redazione
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