Presidio per chiedere la riapertura dei teatri: la diretta da piazza Grande

Gli operatori del settore si sono riuniti a un anno dalla chiusura

Un momento del presidio del 23 febbraio
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Pubblicato ore 17:51

LIVORNO – Operatori dello spettacolo, attori, tecnici, simpatizzanti, questo pomeriggio, 23 febbraio, un gruppo piuttosto nutrito di persone non solo livornesi, si è dato appuntamento in piazza Grande per protestare contro la chiusura dei teatri, e non solo, che ormai va avanti da un anno.

A organizzare la protesta pacifica per Livorno è stato il comitato autogestito “Sipari Aperti Sempre” che alle ore 15 ha dato appuntamento davanti al Duomo.

Sulla piazza è stato parcheggiato un furgone agghindato per l’occasione e una macchina quest’ultima con un naso rosso, in perfetto stile clown, e la scritta sul lunotto posteriore: “Perché le vostre risate sono la nostra medicina“. A completare la scenografia, due tendoni rossi chiusi a indicare il sipario di un teatro ma anche di un cinema appesi al centro della piazza accanto a un cerchio che ricordava il circo.

Molti anche gli striscioni presenti tra i quali: “Il teatro muore se lo si lascia“, “Aprite che non si respira“, “Chi è di scena” e “Cultura servizio essenziale, lo spettacolo deve continuare“.

Livornosera ha seguito l’evento con una diretta sulla pagina Facebook del giornale, intervistando: il comico e attore Paolo Migone, il presidente del Centro Culturale Vertigo Marco Conte, il direttore artistico del Grattacielo Eleonora Zacchi, il direttore artistico della Compagnia degli Onesti Emanuele Barresi, la danzatrice e coreografa Chelo Zoppi e Gaetano Ventriglia della Compagnia Garbuggino/Vetringlia.

Erano presenti tra gli altri: l’attore Michele Crestacci, Viola Barbara di Uovo alla Pop, Francesca Ricci direttore artistico di Effetto Venezia, Federico Dimitri ed Elisa Canessa dell’omonima compagnia, l’Associazione Nazionale AssoDanza Italia, l’attore e insegnante Enrico Pompeo e l’attore Fabrizio Brandi.

Ecco di seguito il video della diretta con le interviste del direttore responsabile Valeria Cappelletti

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