
Pubblicato ore 12:00
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – Sicuramente il centenario della morte di Amedeo Modigliani celebrato nella nostra città il 20 gennaio 1920 rappresenta la data più importante, vista anche la grande notorietà dell’artista labronico, ma Modigliani non è l’unico di cui quest’anno Livorno celebrerà il centenario, ce ne sono molti altri:
Ad aprile ricorreranno i cento anni dalla nascita di Guido Favati, critico letterario, fra gli organizzatori delle prime edizioni del Premio Modigliani che dal 1955 al 1962 si svolse presso la Casa della Cultura (oggi Cisternino di Città) e considerato il concorso artistico più importante e noto di Livorno degli anni cinquanta e sessanta. Un Premio che proprio da quest’anno tornerà nella nostra città dopo 52 anni di assenza. Nel catalogo della prima edizione Favati scrisse che il Premio era “la porta di ingresso per cui entrava di nuovo, in campo nazionale, nelle esibizioni a livello professionale”. Morì a Pavia nel 1970.
Il 18 giugno saranno invece i cento anni dalla morte di Mario Puccini. Pittore, artista geniale, nacque a Livorno nel 1817, scoperto da Giovanni Fattori, ebbe rapporti anche con Silvestro Lega. I suoi quadri si caratterizzano per colori molto vivi tanto che viene accostato al primo Van Gogh. Puccini muore a Firenze nel 1920.
Non solo artisti, il mese di luglio vede una ricorrenza molto importante, quella del Gruppo Labronico formatosi il 15 luglio 1920 da un gruppo di artisti livornesi con l’obiettivo di dare il contributo livornese alle arti figurative. Fondarono il Gruppo: Adriano Baracchini-Caputi, Tito Cavagnaro, Gino Cipriani, Goffredo Cognetti, Beppe GUzzi, Giovanni March, Corrado Michelozzi, Renato Natali, Gastone Razzaguta, Renuccio Renucci, Carlo Romanelli, Gino Romiti, Ferruccio Rontini, Cesare Tarrini, Alberto Zampieri e Giovanni Zannacchini. La prima esposizione degli artisti del Gruppo Labronico risale all’agosto-settembre 1920 all’Hotel Palazzo (Palace Hotel).
Il 27 luglio 1920 sarà la data in cui ricorrono i cento anni dalla morte di Angiolo Badaloni, grande architetto, al quale va la progettazione di importanti edifici pubblici e privati livornesi: seguì la costruzione dell’Accademia Navale anche se non si occupò del progetto; nel 1894 costruì il Mercato Centrale, le scuole Benci, Micheli, lo stabilimento termale Acque della Salute e si occupò anche dell’ubicazione della nuova stazione ferroviaria. Badaloni nacque a Livorno nel 1849.
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