Rosso o verde? Come vestiva davvero Babbo Natale?

Verde come la speranza o rosso come i colori di una nota bibita?

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  • di Valeria Cappelletti

Quando pensiamo a Babbo Natale la nostra idea è quella di un uomo paffuto, con una folta barba bianca, vestito con i colori del rosso e del bianco, ma in realtà il simpatico signore che stanotte ha girato tutto il mondo per portare i doni ai bambini, in origine era vestito di verde.

Coca-cola vero o falso?

Alcuni sostengono che i suoi abiti siano stati modificati nei colori rosso e bianco dalla Coca-Cola per una pubblicità natalizia (dato che il rosso e il bianco sono i colori della nota bibita) ma non è così perché i disegni di Haddon Sundblom, l’artista impiegato da Archie Lee, direttore creativo dall’azienda americana, risalgono al 1931 mentre esistono già riferimenti al Babbo Natale rosso e bianco a partire dal 1906.

Se proprio si vuol essere precisi poi, Babbo Natale rosso e bianco era stato impiegato per la pubblicità della bibita White Rock che debuttò con questa immagine il 12 dicembre del 1923, tra l’altro la questione viene affrontata anche dalla stessa White Rock proprio sul sito.

Da San Nicola a Santa Claus

Allora due sono le domande alle quali dobbiamo rispondere: perché Babbo Natale indossava abiti verdi e come mai sono stati sostituiti dal rosso? A essere vestito di verde si dice fosse stato San Nicola (nato nel 280 d.C.),, anche se in molti casi viene anche raffigurato vestito di rosso, da cui ha avuto origine la figura di Babbo Natale. San Nicola, che poi è diventato “San Nikolaus” e poi, più semplicemente, Santa Klaus.

Nicola, originario di Myra, cittadina romana del sud dell’Asia Minore, l’attuale Turchia, era una persona di buon cuore e molto caritatevole, una volta divenuto vescovo di Myra, si racconta che cominciò a fare miracoli e addirittura resuscitò tre bambini,  la sua fama si diffuse così in tutto il mondo. Diventa ben presto protettore dei bambini e a lui è inizialmente affidato il compito di portare i regali ai piccoli. Egli viene celebrato il 6 dicembre, giorno della sua morte.

Ma nel ‘500 la Riforma protestante abolì il culto dei santi in gran parte dell’Europa del Nord e quindi chi avrebbe portato i doni al posto di San Nicola? Il compito fu attribuito a Gesù Bambino e la data venne spostata dal 6 dicembre a Natale, nacquero poi altre figure, finché la letteratura non ci mise lo zampino.

Racconti e fantasia

Fu Clement Clarke Moore, scrittore newyorkese vissuto tra la fine del ‘700 e l’800, a fornire un profilo vicino all’attuale nel suo poema “A visit from Saint Nicholas” o “The Night Before Christmas” scritto nel 1822. L’opera in origine anonima, in seguito fu ufficialmente attribuita a Moore, e in essa si racconta di un elfo grassoccio con la barba bianca e il vestito rosso, alla guida di una slitta trainata dalle renne.

Nel 1843 invece il famoso scrittore britannico Charles Dickens scrive una tra le sue opere più famose “A Christmas Carol” (Canto di Natale). Nell’opera Dickens racconta di tre spiriti che vengono a far visita la notte di Natale all’avido finanziere Ebenezer Scrooge, si tratta dello spirito del Natale passato, presente e futuro, ebbene lo spirito del Natale presente è rappresentato da Babbo Natale: un gigante che indossa un mantello verde orlato di pelliccia bianca.

Ma perché proprio di verde? Forse perché è sinonimo di speranza e quindi Scrooge cambiando il suo comportamento nel presente ha la speranza che il suo destino in futuro possa cambiare. Il colore verde attribuito a San Nicola invece potrebbe legarsi al fatto che l’uomo compiva miracoli e quindi era considerato portatore di speranza e di salvezza.

Possiamo dunque dire che il rosso e il verde sono andati di pari passo per molto tempo finché nel 1862 il vignettista Thomas Nast disegnò Babbo Natale come lo conosciamo tutti oggi con il suo abito rosso; fu lui poi a suggerire che vivesse al Polo Nord e che i bambini potevano mandargli le letterine con i loro desideri.

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