
Pubblicato ore 14:00
- di Patrizia Caporali
VENTURINA – Dopo una caldissima estate che sembrava non finire mai, con il repentino ritorno all’ora solare e la monotona routine quotidiana non appare troppo semplice riprendere i ritmi e accettare il cielo grigio, la pioggia, le ombre della sera che si allungano già a metà pomeriggio. Una piacevole alternativa a tutto questo può essere una giornata alle Terme del Calidario, un’oasi di grande benessere nel cuore della Costa degli Etruschi, per trovare relax e coccole.
La Toscana e le Terme, legate da secoli di storia e di tradizioni, hanno accolto via via misteriosi etruschi, eremiti cristiani, cavalieri longobardi, guerrieri romani e granduchi medicei che, rapiti dalla dolcezza del clima, dall’opulenza di questa terra, dalla vicinanza al mare, spesso si lasciavano avvolgere dal magico calore di queste acque. La Sorgente Naturale, quel lago millenario di circa 3000 metri quadri di specchio d’acqua, incorniciato da morbide colline verdi rappresenta una delle manifestazioni geologiche più significative a livello europeo; è come un immenso fiume perenne che scorre nella profondità della terra, si arricchisce a contatto con le rocce calcaree e fuoriesce portando con sé i microelementi minerali salutari per affezioni delle vie respiratorie, per reumatismi e patologie osteo-articolari.
Tuttavia la sua storia risale a un passato molto remoto che ha vissuto fasi alterne, con momenti di buio e sprazzi di luce, solo negli ultimi 50 anni ha trovato una nuova dimensione e oggi si propone come un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano andare alla ricerca di un naturale benessere.
Ripercorrendo quanto è accaduto recentemente, è necessario attribuire il merito a colui che ha fatto nascere lo splendido complesso termale in mezzo ad un bosco di ulivi, davanti alla rovine di una cartiera abbandonata, nel piccolo borgo operaio di Venturina; le case basse e rosse, il percorso della via Aurelia, la stazione, le campagne trapuntate di ulivi e, in collina, l’antico municipio di Campiglia Marittima. In una manciata di chilometri si passa dal mare alla montagna, con prati e boschi verdeggianti, anche se il vero tesoro sta nel sottosuolo, una miniera nascosta di vapori e sorgenti.
Qui, alla periferia del paese c’era un angolo strano, una sorta di acquitrino, alimentato da una sorgente di acqua calda che gli abitanti chiamavano Il Bottaccio e spesso usavano quasi come una discarica. Nei primi anni sessanta, dal sud, arriva un uomo di singolare talento, Giuseppe D’Onofrio che rimane incantato da quel posto e comincia a sognare ciò che potrebbe diventare. E i sogni diventano una interessante realtà: l’acquitrino diventa un laghetto bonificato dove si corre a fare il bagno, si inaugura un ristorante-bar e un dancing per ballare negli anni del boom economico, quando la voglia di leggerezza e divertimento diventa quasi una priorità per dimenticare l’ultima atroce guerra.
Il vecchio Bottaccio diventa il Calidario, ovvero il luogo delle acque calde. E dopo pochi anni, con un tocco di genialità, si aggiunge qualcosa al paesaggio: si ricopre il fondale con ciottoli grandi, piccoli, colorati, ciottoli di ruscello che conservano le infiltrazioni dell’acqua calda e depurano il fondale da ogni impurità. Un’idea bellissima che, al caldo tepore dell’acqua, unisce la piacevole sensazione di camminare su quei sassolini lisci sotto i piedi.
Con il passare degli anni il Calidario procede nella sua trasformazione fino a rappresentare oggi un paesaggio inedito, diverso, un luogo dove continua a vivere il passato, attraverso il recupero della vecchia cartiera con la struttura novecentesca, quei mattoni antichi e le tre sorgenti che con i loro getti a 36° alimentano costantemente il laghetto.
Un ambiente artificiale e naturale al tempo stesso che dal 2000 ha visto aggiungersi il Thermarium: un mondo suggestivo che sembra proiettarci ai tempi in cui anche il popolo etrusco si concedeva bagni e trattamenti, sfruttando i benefici effetti dell’acqua termale e del vapore. E così, in un connubio tra tradizione ed esigenze moderne, veniamo introdotti in un luogo dove bearsi con gli idromassaggi della calda vasca termale, la natatio, per poi purificare il corpo nel calidarium con sauna e bagno turco o godere dei benefici della cromoterapia nelle docce sensoriali del frigidarium. Sarà infine ancora più gradevole distendersi nel laconicum, l’area relax, dove aggiungere armonia e benessere sorseggiando ottime tisane purificanti lontano dai ritmi convulsi della vita quotidiana.
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