
Pubblicato ore 14:00
- di Patrizia Caporali
Purezza, eleganza, femminilità è ciò che traspare dalla calla, un piccolo semplice fiore originario dell’Africa che deriva il suo nome dal greco kalos, cioè bello e, per fiorire ed essere bella, ha bisogno di molta umidità sia che venga coltivata nei giardini che sulle sponde dei laghi naturali e artificiali.
Presente già dall’origine del mondo, è una pianta davvero stilosa dall’aspetto inconfondibile, con quelle foglie dalla forma a cuore o triangolare, con quel grande petalo simile a un imbuto che sembra proteggere i piccoli fiori gialli interni, raggruppati nell’infiorescenza detta spadice.
E tante sono le leggende che provano la sua esistenza. Secondo la mitologia greca, infatti, nasce dalle gocce di latte cadute sulla terra dal seno della dea Era, divinità del matrimonio e della fecondità, spruzzate poi fino in cielo per creare la Via Lattea, mentre la mitologia romana afferma che Venere, gelosa di un fiore così bello, avesse voluto aggiungere lo spadice, solo per il gusto di imbruttirlo.
Ma altre storie raccontano che sono state le lacrime di Eva, cacciata via dall’Eden, a dare origine al fiore come, secondo alcune credenze religiose, la calla nasce dalle lacrime versate dalla Vergine Maria ai piedi della Croce e, proprio per quella forma così particolare, spesso viene associata alla tromba suonata dall’Arcangelo Gabriele nel giorno della Resurrezione.
E se nell’Ottocento questi fiori venivano regalati tra gli aristocratici e servivano a rivelare amori segreti o inconfessabili, collegandoli a un significato di passione, sensualità e ardore, nel Novecento diventano sempre più popolari e riscuotono un crescente successo. I giardinieri, infatti, colpiti dall’aspetto semplice e sobrio, amavano coltivarla spesso, definendola il fiore delle linearità modernista, simbolo poi dello stile Liberty.
Conosciuta anche come la donna in camicia o il giglio del Nilo, la più rappresentativa è la calla bianca, sebbene esista anche in tanti colori con significati diversi; così come il Bianco è sinonimo di innocenza e purezza e viene utilizzato nei bouquet da sposa, il Rosa rappresenta l’ammirazione, il Giallo indica la gioia e la gratitudine, mentre il Rosso allude al fascino e alla passione. Il colore Viola, infine, rimanda al cordoglio, alla tristezza e spesso viene usata come addobbo nella cerimonie funebri per ricordare la forza e la bellezza delle persone scomparse, specialmente se in giovane età.
Piccola principessa, simbolo di nobiltà ed eleganza senza tempo, la calla rimane il fiore dell’eterna bellezza che facilmente si armonizza con ogni ambiente dando un tocco di luminosità e raffinatezza a qualsiasi stanza, a qualsiasi déhors vada a decorare.
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