
Pubblicato ore 07:00
LIVORNO – Per supportare la crisi del traffico croceristico in città che si lega all’emergenza Coronavirus, il sindaco Salvetti e l’assessore al Porto Paola Bonciani aprono un tavolo di supporto, a preoccupare la situazione di Porto Livorno 2000 e dell’indotto legato al traffico di passeggeri. Nel porto di Livorno la maggior parte delle navi schedulate per la stagione estiva che sta per arrivare è stata cancellata e le rimanenti seguiranno la stessa sorte. Il flusso passeggeri per la Sardegna e la Sicilia è stato bloccato con un conseguente calo del traffico passeggeri legato ai traghetti.
“Di fronte a questo scenario – dice il sindaco – io e Barbara Bonciani, abbiamo chiesto ad Adsp MTS e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno una riunione per monitorare la situazione economica di Porto Livorno 2000 e la tenuta sociale della città, non solo per i lavoratori dell’azienda, ma per l’intero comparto imprenditoriale legato al traffico passeggeri. La riunione da noi convocata il prossimo 1 aprile intende, non solo monitorare la situazione contingente, ma anche concordare soluzioni capaci di andare incontro alle esigenze attuali del trasporto marittimo, dando supporto alla situazione economica della Porto Livorno 2000, tutelando la tenuta sociale dei lavoratori e della città”.
L’idea che il sindaco e l’assessore proporranno a Stefano Corsini, presidente dell’Authority e a Riccardo Breda, presidente Porto 2000: “è quella di pensare a una riconversione temporanea delle aree inutilizzate – prosegue Salvetti – per il venir meno del traffico passeggeri da crociere per dare una risposta compensativa alle necessità delle merci che in questo momento non possono arrivare a destinazione. Questa proposta, insieme alle altre che emergeranno nel corso della riunione intende aprire un percorso costruttivo fra città, istituzioni portuali e categorie finalizzato a definire strategie comuni per monitorare e supportare la crisi attuale che colpisce il nostro porto e la nostra città. Non dimentichiamo che il porto costituisce il principale motore economico e di tenuta sociale della città e che in questo momento le aziende della filiera logistica e i lavoratori portuali stanno compiendo sacrifici importanti per continuare a svolgere un’attività fondamentale per la città e per l’Italia nel suo complesso consentendo quel trasporto di beni di prima necessità necessario per tutti”.
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