Alcool, droga e tabacco: dati allarmanti sul consumo tra i giovani livornesi

I dati sono stati raccolti da ESPAD Italia

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Pubblicato ore 07:00

  • di Valeria Cappelletti

LIVORNO – Sono piuttosto allarmanti i dati relativi ai comportamenti a rischio (droga, alcool, gioco d’azzardo, tabacco) tenuti dai ragazzi livornesi dai 15 ai 19 anni.

Se n’è discusso nel corso della seduta della quinta commissione nei giorni scorsi che ha visto la presentazione dello studio dell’ESPAD Italia per il 2019.

Quello che emerge infatti è che il consumo tra i ragazzi di tabacco, sigarette elettroniche, alcool e droga risulta essere maggiore rispetto alla media riscontrata in Toscana e in Italia nel 2018.

Lo studio fu commissionato nel 2019 dall’allora vicesindaco del Movimento 5 Stelle Stella Sorgente a ESPAD Italia. Si tratta di uno strumento di rilevazione che analizza i consumi psicoattivi (alcol, tabacco, farmaci e sostanze illegali) e altri comportamenti a rischio, come l’uso di Internet e il gioco d’azzardo nella popolazione studentesca tra i 15 e i 19 anni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado. Al questionario hanno partecipato 5 istituti livornesi: tre licei, un istituto tecnico privato e un professionale. Il numero di questionari compilati e validi è stato di 420 (456 questionari rientrati). Il 49,8% degli studenti partecipanti allo studio è di genere maschile e per il 59,4% sono minorenni.

Da quanto si legge dallo studio: i dati così alti potrebbero derivare sia dalla posizione geografica, con la presenza del porto, sia dal contesto sociale con abitudini e cultura tipiche di una città di mare “vacanziera”.

Lo studio è stato condotto da Sabrina Molinaro, Francesca Denoth, Claudia Luppi e Marco Scalese.

Interventi di prevenzione

Il 46% degli studenti riferisce di aver partecipato ad attività e/o interventi di prevenzione dei comportamenti a rischio, in particolare quelli relativi alla prevenzione del bullismo e/o cyberbullismo (65%), dell’uso di sostanze stupefacenti (42%), il 41% dell’uso di Internet, il 31% della guida sicura e il 16% del gioco d’azzardo.

Tabacco

Il consumo di tabacco è sostanzialmente in linea con quello regionale e nazionale, il 59% della popolazione studentesca del comune di Livorno ha fumato sigarette almeno una volta nella vita e il 23% (cioè 1500 studenti) lo ha fatto quotidianamente nei 12 mesi antecedenti lo svolgimento dello studio. Il 41% ne ha fumate quotidianamente da 6 a 10 nell’ultimo anno, mentre la maggior parte dei minorenni ha fumato quotidianamente da 1 a 5 sigarette nell’ultimo anno.

Per quanto riguarda le sigarette elettroniche la percentuale di uso a Livorno è di molto superiore rispetto al dato toscano e italiano. Il 72% degli studenti ha provato per la prima volta per curiosità, quota che tra gli studenti
di genere maschile risulta superiore, segue la motivazione ‘perché offerta dagli amici’, in particolare fra le ragazze e, per ultima, ‘per poter smettere di fumare sigarette’, affermazione che caratterizza i maggiorenni. “In realtà le nuove generazioni dai nostri dati – dice Sabrina Molinaro, coordinatrice dello studio – sembrano usare queste sigarette come porta d’entrata verso le sigarette normali”.

Bevande

Rispetto alla media Toscana e italiana del 2018, i ragazzi livornesi nel 2019 hanno bevuto di più: l’83% ha assunto bevande alcooliche nei 12 mesi precedenti lo svolgimento dello studio e il 67%, per lo più maggiorenni, negli ultimi 30 giorni. Il 28% degli studenti del comune ha consumato frequentemente alcolici nell’ultimo anno, 20 o più volte.

Un terzo della popolazione studentesca intervistata riferisce di aver assunto 5 o più bevande alcoliche di seguito, il cosiddetto binge drinking, almeno una volta nell’ultimo mese con prevalenze che risultano superiori tra i ragazzi e i maggiorenni.

Droghe

L’uso di cannabis è molto diffuso, seguita da cannabinoidi sintetici e poi cocaina, stimolanti, allucinogeni e oppiacei. La media livornese è superiore a quella toscana e italiana: il 35,4% ha consumato cannabis nell’ultimo anno a Livorno (25,5% Italia nel 2018, 27,5% in Toscana 2018) e questo è il dato più sensibile. Nell’ultimo mese il 5,9% a Livorno, il 3,4% in Italia, il 4,1% in Toscana. Il 52% degli studenti ritiene che, qualora lo volesse, saprebbe dove reperire facilmente la cannabis, in particolare i ragazzi e il 57% riferisce di conoscere un posto dove reperirla.

Per quanto riguarda la cocaina, gli studenti che riferiscono di averla usata almeno una volta nella vita sono il 4% (3600 ragazzi circa) e il 3% l’ha utilizzata negli ultimi 12 mesi, con prevalenze più altre tra i ragazzi e i maggiorenni. Tra i luoghi in cui si può trovare la cocaina il 20,1% dice che può trovarla nei pressi della scuola. il 66% riferisce che potrebbe recuperare eroina in luoghi aperti come per strada, seguono la discoteca o presso uno spacciatore.

Molto grave è il dato che indica che quasi il 3% degli studenti riferisce di aver utilizzato una o più sostanze senza sapere cosa fossero, quindi all’oscuro degli effetti che queste avrebbero avuto.

Psicofarmaci

Il 16% degli studenti di 15-19 anni del Comune di Livorno ha assunto psicofarmaci senza prescrizione medica almeno una volta nella vita. I più utilizzati sono gli psicofarmaci per dormire e rilassarsi, seguiti da quelli per l’attenzione/iperattività, quelli per le diete e quelli per regolare l’umore.

Gioco d’azzardo

Il 23% degli studenti ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno collegandosi in Internet (gioco on-line) e il 50% lo ha fatto recandosi nei luoghi fisici di gioco, come ricevitorie, bar e sale scommessa (gioco on-site). Nel complesso il 52% degli studenti livornesi ha giocato d’azzardo almeno una volta nel corso della propria vita e il 50% lo ha fatto nei 12 mesi antecedenti la somministrazione del questionario, in particolare i ragazzi. Il 43,4% i ragazzi dai 14 ai 17 anni ha giocato a un gioco d’azzardo nell’ultimo anno.

Solo il 10% dei ragazzi crede che non si diventi ricchi giocando al gioco d’azzardo.

Psicofarmaci

Il 16% degli studenti di 15-19 anni del comune di Livorno ha assunto psicofarmaci (per l’iperattività/attenzione, per dimagrire, per dormire/rilassarsi, per regolare l’umore) senza prescrizione medica almeno una volta nella vita e il 10% lo ha fatto nei 12 mesi antecedenti lo svolgimento dello studio, con le prevalenze femminili che risultano superiori.

Gli interventi

Andrea Romiti (Fratelli d’Italia): “Questo studio denota che a Livorno c’è un disagio giovanile che si lega al permessivismo, mentre invece bisogna far capire chi sbaglia dovrebbe anche essere punito. Il permessivismo è un elemento della Sinistra. Quando i ragazzi in piazza Attias hanno aggredito le forze di polizia, non si dovevano scrivere le lettere ai ragazzi, ma alle forze di polizia”.
Alessandro Perini (Lega): “Per debellare il disagio bisogna puntare sullo sport”.
Stella Sorgente: “Grazie alla Fondazione Livorno che dette i finanziamenti per questo studio. I dati più rilevanti sono l’eccesso di consumo di alcool, cannabis, cocaina e gioco d’azzardo. Questa indagine ci da la possibilità magari di effettuare anche uno studio a cadenza”.
Paolo Fenzi (PD): “Il contesto familiare è decisivo, Livorno è tra le prime città in Italia per numero di separazioni e divorzi e questo può magari evocare situazioni familiari di forte contrasto. D’accordo sullo sport con Perini, credo sia necessario un intervento del Comune per facilitare l’accesso allo sport con la collaborazione delle società sportive”.
Cinzia Simoni (PD): “Puntare sulla prevenzione, determinante il ruolo della scuola”.
Daniele Tornar (PD): “Tutto quello che c’è di brutto a Livorno sembra sempre colpa della Sinistra, ma se c’è tutta questa droga mi chiederei: ma le forze di polizia stanno facendo tutto il possibile per stroncare questa situazione? Come è possibile che queste sostanze entrino nelle scuole? Forse c’è poco controllo dalle forze dell’ordine che io naturalmente stimo moltissimo. Bisogna puntare sulla cultura”.
Lucia Grassi (PD): “Allarmante il fatto che solo il 10% abbia detto che non si diventa ricchi giocando al gioco d’azzardo, in questo potrebbe intervenire la scuola con studi scientifici che dimostrino come alla fine chi vince è sempre il banco. Capire poi da dove arrivano i soldi usati dai ragazzi per acquistare queste sostanze, andrebbe fatta una riflessione”.
Costanza Vaccaro (Lega): “Sconcertata, i dati fanno paura perché si parla di giovani che prossimamente avranno in mano il futuro del nostro paese. Ecco perché bisogna insistere sulle politiche familiari. Anche i “gioca o bevi responsabilmente” delle pubblicità sono molto pericolosi, perché poi gli effetti variano a seconda delle persone”.
Cecilia Semplici (PD): “I progetti vanno estesi a tutti gli studenti con continuità. È importante anche individuare percorsi che coinvolgano i bambini della scuola dell’infanzia”.
Sabrina Molinaro, coordinatrice dello Studio: “La disponibilità economica è un fattore di rischio molto importante per giochi d’azzardo e per il consumo di droghe e i soldi che i giovani hanno a disposizione vengono dalle famiglie. Livorno da tre anni è una delle città da cui entra più droga in assoluto e i prezzi delle sostanze sono più bassi qui rispetto ad altre città e quindi la possibilità di consumi è più elevata. Il porto di Livorno ha raddoppiato i sequestri di cocaina del porto di Gioia Tauro che era il luogo principale di sequestro di questa sostanza.
Andrea Raspanti, assessore alle politiche sociali ha sottolineato come: “Il territorio livornese sia sbilanciato dal punto di vista demografico, sia molto spostato verso gli anziani quindi poco rivolto al mondo giovanile”. Tra i progetti futuri c’è l’attività di sensibilizzazione ed educazione da affidare ai giovani. Creare giovani operatori di strada, non solo nelle strade fisiche ma anche digitali, così da fornire anche un posto nelle associazioni che si occupano della questione. Il progetto è stato chiamato “Sai assai“.

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